Si inaugura venerdì 5 luglio 2013, alle ore 18, presso il Musée des Merveilles à Tende, Alpi Marittime (il Museo delle Meraviglie di Tenda, in Francia) la mostra
Les Esprits de la Nature
Croyances animistes
de l’époque gallo-romaine
et du Haut Moyen Âge
dans les Alpes méridionales
organizzata congiuntamente con il CeSMAP, Centro Studi e Museo Civico di Archeologia e Antropologia di Pinerolo. La mostra, in programma fino al 31 marzo 2014, illustra e racconta la storia unitaria delle aree a cavallo fra le due Nazioni a partire dall’antichità gallo-romana fino al Medioevo.
La partecipazione italiana alla mostra è stata coordinata dal prof. Dario Seglie, con la collaborazione di Giuseppe Brunod; Tere Grindatto; Luca Midulla; Pierantonio Oppezzo; Diego Priolo; Richard Wolff, ricercatori del CeSMAP.
e inoltre di
- Raffaella Poggiani Keller, Soprintendente Archeologico della Lombardia;
- Maria Giuseppina Ruggiero, Soprintendenza Archeologica della Lombardia;
- Fratello Giorgio Allegri, Abate del Monastero di San Valeriano;
- Enrico Calzolari, Associazione Ligure Studi Archeoastronomici;
- Henry De Santis, Archeoastronomia Ligustica;
- Marisa Grande, Società Italiana di Archeoastronomia;
- Ezio Sarcinella, Società Italiana di Archeoastronomia.
Montagna emblematica del dipartimento delle Alpi Marittime, situato alla frontiera italiana con il Piemonte, il Monte Bego ha rivelato i suoi segreti durante le campagne di ricerca archeologica. Fu un ricercatore italiano, Carlo Conti, nel 1927, ad effettuare le prime significative scoperte, con un rigore scientifico attuale ancora oggi. Negli anni Sessanta le ricerche furono continuate dal CeSMAP di Pinerolo.
Le successive campagne di scavi e rilevamenti, condotte dal gruppo di lavoro coordinato dal prof. Henry de Lumley di Parigi hanno definitivamente datato i reperti come di epoca gallo-romana e alto medievale. La simbologia animista, con evocazioni della montagna, delle rocce, delle sorgenti, laghi e alberi, è analoga nei diversi siti di arte rupestre in Europa della stessa epoca, e testimonia la sopravvivenza di tradizioni e credenze pagane all’alba della diffusione del Cristianesimo nel vecchio continente.
La mostra organizzata dal Museo dipartimentale delle Meraviglie di Tenda fornisce un percorso unico nel suo genere per recuperare le radici del pensiero religioso celtico e del suo permanere nelle aree pedemontane.
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