
Recuperare le produzioni locali del territorio è più di una scommessa culturale. Tutelare la biodiversità significa proteggere la montagna e insieme garantire nuove opportunità di sviluppo. Lo stanno dimostrando concretamente molti piccoli comuni del territorio, che si stanno rivelando come i veri motori propulsori di una concezione di sviluppo reale e concreta.
Dalla reintroduzione delle coltivazioni di grano saraceno a Fenestrelle all’eccellenza del Ramìe a Massello, la montagna produce, attira turisti, propone modelli di sviluppo ecologici ed economicamente di successo.
Se ne è parlato sabato 16 maggio, alla Foresteria di Massello, nel corso di un seminario organizzato dalla rete di “Alleanza delle Alpi” per presentare i primi risultati del programma dynAlp-nature, ospiti del sindaco Antonio Chiadò e con la presenza di Igor Bonino, vice presidente dell’Unione Montana Val Chisone e Germanasca.
Il programma “dynAlp-nature” sostiene progetti di cooperazione transnazionale che promuovono l’interconnessione di ambienti naturali, la tutela della biodiversità e del paesaggio alpino.
Al programma “dynAlp-nature” partecipano comuni membri della Rete “Alleanza nelle Alpi” coinvolti in quattro diversi progetti.
«Paesaggio e biodiversità nel piatto – spiega Antonio Chiadò – è un progetto per la promozione dei prodotti agricoli mediante la produzione dei quali si mira a valorizzare paesaggio e biodiversità. La gestione e coltivazione dei territori montani ha plasmato il paesaggio nel corso dei secoli e in molti casi ha creato le condizioni per una ricca biodiversità. Negli ambienti aperti, sorti grazie allo sfruttamento tradizional di prati e pascoli, si è così potuta sviluppare una grande varietà di piante e animali. Con l’abbandono di queste forme di utilizzo, questi preziosi ambienti vengono colonizzati da vegetazione invasiva, finché arbusti e alberi prendono il sopravvento sull’habitat prativo degli ambienti aperti. Attraverso la commercializzazione dei prodotti locali, è possibile consolidare e rilanciare un’agricoltura regionale in armonia con la natura.»
